Quando ti butti al largo nuoto con te




Ed è così.

Abbiamo ancora fretta.

Abbiamo 1000 + 1000 watt e la bolletta non è ancora arrivata.

Nuoto bene perchè non mi accorgo di non avere ancora imparato a farlo.




Fedeli alla linea che non c'è





"CI si abitua a tutto, persino ad un carico troppo gravoso: gli obesi si portano addosso trenta chili di peso superfluo e ce la fanno.
Ci si abitua a tutto, a leggere notizie inventate, a chiacchiere sul proprio conto false nello spirito e nel contenuto.
Ci si abitua a tutto, all'incomprensione-odio-rivalsa dei punx.
Ci si abitua a tutto, o quasi.
Non intendiamo abituarci alla "volontà di purezza" che anima di questi tempi i superstiti di non si sa più quale movimento.
Di volontà di purezza razziale si sono riempiti e poi svuotati i campi di concentramento nazisti e sono stracolme le bidonvilles sudafricane.
Di volontà e di purezza religiosa si sono accesi i roghi per gli eretici e hanno bruciato per secoli.
Di volontà e di purezza ideologica sono pieni i regimi di tutto il mondo.
Di volontà e di purezza pura è stata straziata l'intera Cambogia e per finire i più puri degli anni '70 sono i più pentiti degli anni '80.
Di volontà di purezza è marcio il mondo. Noi non siamo puri.
NON VOGLIAMO ESSERLO.
Ci si abitua a tutto , o quasi.
Non intendiamo abituarci alle frasi fatte, alle spiegazioni che non spiegano, ai ripieghi dell'ideologia di turno sempre più misera sempre più nebulosa.
""Autogestito"" è la parola magica che ogni ragazzino o tardone usa per avere gratis o con disprezzo quello che altri faticano a produrre.
""Autogestito"":-basta la parola! - palle!!
Tutti i bottegai autogestiscono le loro botteghe, tutti i politici e i manager autogestiscono le loro carriere, tutte le casalinghe autogestiscono le loro cucine.
Le parole non parlano più.
Il Leoncavallo è un centro sociale autogestito, lo dimostra la sua storia, lo definisce la sua pratica: impari chi ha da imparare, cambi chi vuole cambiare, ma per favore, non con le parole.
Detto questo ci si abitua a tutto, persino a un carico non voluto, a una polemica fin qui rifiutata perchè assurda.
I CCCP non hanno bisogno di essere legittimati da nessuno, sono la legittimazione di se stessi come tutti.
I CCCP si portano addosso gli insulti del Virus e di tanti altri e ce la fanno."



sabato I-6-1985 concerto al Leoncavallo


Ogni commento è davvero superfluo a quanto sopra,mi permetto di dedicarla a tutti,me compreso,che ne sono rimasto sconvolto.





E tutti sono geni e tutti sono bravi e tutti hanno le palle per nascondersi dietro ai propri ideali




Quella stretta di mano,seguita dalle sue dita sotto i miei occhi,fu l'ultima,pessima fotografia che mi rimase.

Lo vidi dileguarsi tra i lacrimogeni,in mezzo alle urla,in quella notte che tanto aspettavamo,che tanto ci eravamo imposti di provocare,per arrivare a qualcosa di indefinito,spinti da un logorio e dalla ceca speranza insieme,che ci legava oltre ogni possibile immaginazione.

La testa mi faceva brutti scherzi,mi appannava gli occhi,più di quanto facessero per le mie orecchie le grida e il suono metallico delle sbarre che infrangevano vetri,cassonetti,cemento,ossa e tutto ciò che potesse associare un suono ad un'immagine.I miei pensieri tornavano prepotentemente indietro,al giorno in cui riuscimmo a fonderci,a quando i vicini la mattina venivano a protestare per le troppe urla e gli schiamazzi della tarda notte,a quelle stanze sature più di noi di parole e fumo,a quando D. e J. si presero a botte,facendoci impallidire e ammutolire,mentre poco dopo intrattenevano con bottiglie di rosso e balli anni 70 tutti noi che seduti in cerchio piangevamo dal ridere.Mi passava tutto davanti,quasi togliendomi dalla prospettiva reale che ci circondava,quando di colpo i singhiozzi di L. e F. uscirono da quell'aria quasi monotona di frastuono e incendiarono il tempo.

Non sapevo dove guardare,non sapevo chi stringere,non sapevo dove fuggire,nemmeno riuscivo a farlo,i miei arti erano completamente indipendenti e nello stordimento avevo un lieve cenno di svenimento.

D'un tratto mi sentii quasi stritolare un braccio:"Cazzo,dobbiamo uscire di qua!Pensa a G. e B.,mi raccomando,non lasciarle!!Ci troviamo dove sai,ti voglio bene,cazzo!

Non riuscivo più nemmeno a piangere,mi si era paralizzato il viso.
Tirai un respiro a pieno,ne strinsi una attorno ad un fianco e una per mano,poi cominciai a correre.

Tutto ciò che avevamo sacrificato,tutto ciò che avevamo vissuto,tutte le nostre idee,le nostre convinzioni e la nostra forza d'animo erano per questo.

Adesso tutto questo ci fotteva di terrore,senza che noi potessimo accorgercene.

Non guardarmi gli occhi


Se è davvero la paura che può fingere per me
se non riesco a ribellarmi
perchè sono un debole
non trovo alternative

Se è davvero la paura che tengo per me
se non voglio ribellarmi
perchè cerco un debole
non ho alternative

Se è davvero la paura che domina
se volessi ribellarmi
perchè non sono debole
non esistono alternative

Se davvero la paura aiutasse
se cercassi un debole
perchè non mi ribello
l'alternativa non è mia

Non capisco quello che non ho
Credi se non vedi?
Io vedo poche cose indispensabili
E ciò che vorrei non lo ottengo quando voglio
Quando arriva scoppia se ne va

Sono il mio secondo,che senso ha?
Io potrò ferirti
forse
se mi arriverà un colpo mortale.

Panorama tridimensionale


Le frasi fatte sono noiose.
E' strano come a volte si possano presentare come le parole da aspettare.
La staticità dell'ovvio trova movimento in funzione dello sguardo.
Sguardo è una parola grossa,troppo per potergli dare una direzione.
La distanza molto lentamente diminuisce,ci sono lampade inesistenti che brillano
ed illuminano molto più che dell'idea stessa della loro creazione.
Ognuno cerca di catturare la propria visione del mondo,
le tre dimensioni non sono alla portata di tutti,il senso delle proporzioni però
dovrebbe essere importante..
E' come se la notte ci aiutasse a capire.Se uno si ascolta oppure no.
La malattia debilita l'uomo.
"Ma noi no"
E nemmeno i gatti e nemmeno i pesciolini e nemmeno...i miei anni.
E' tornata la voglia di fumare.
Ma ci vuole pazienza..
Quella che ci vuole non è quella che ho.
Sono in deficit per fortuna.


Natiche


Forse dovrei smettere di bere.
Forse non sono capace di sognare spesso
e non sono nemmeno capace di non farlo.
Voglio che tu sia libera,voglio che i miei limiti non ti sfiorino
e che i miei pianti non esistano.
Sei una stronza sai,
puttana grammaticale bilingue,
che dici di più di quel che pensi
e bevi.
Che ridi di più di me
e bevi.
Le è cresciuto il seno e mi attrae,certo.
Peccato che le mie mani non trovino che una minima coscienza di perversione,
la mia negligenza immorale mi distrugge come un vizio malvagio.
E loro
continuano e continuano
dritte al tuo culo.
"La mia intimità è protetta dai draghi della mia stessa mitologia"
Sorrido
perchè non me ne frega di interrogarmi sulla verità quando mi convince la mia
e mi piace,
mi piace quando mascheri col sorriso i denti stretti
e l'aria si fa densa.
Ma mi sono sopravvalutato o ho sottovalutato te
e il mio corpo cede insieme alla mente e alla corazza di velluto.
Forse dovrei smettere di bere.
Forse ho più paura di te.
Forse è grazie a te che a volte riesco a tremare.





Diapositive

Larghi viali e segnaletiche illuminanti
Isole di musei inafferrabili e perdita di libido
Rifornimenti
Singhiozzi e lamenti in lontananza
Canali e mulini,erba e puttane
Se sei puro dove vuoi altrimenti fuori
ONLY JOINT
Rifornimenti
Musicanti da galera
Km
Km
Km
ed è bello non sapere cosa c'è
e tu dormi
piano piango non so perchè
ma rido tanto se penso per me
Lo penso ancora che sei bella
Non vedi mai cadere una stella
Hai fame e sei stanca
spesso
C'è chi ride intorno e non è un coglione
C'è chi piange e lo è
Ferie a puttane
Puttane in ferie
Si confessa il mezzo amico,chiede aiuto e pensa che la verità comporta intelligenza

Tutti sono pazzi tranne uno stronzo?
No
Tutti sono stronzi tranne un pazzo

L'amico cerca
Si fa sentire e chiede..di te

Menage a trois
Mezzogiorno e sangue in gola
Risveglio pesante
Voglio concentrarmi per ridere
insieme a chi c'è.


"La gente è il più grande spettacolo del mondo.E non si paga il biglietto."


Datevi fuoco

Quel che vedo


Giornata umida,nuvole accavallate,odori e visioni metropolitane.
Il bello,il gusto,i simboli mercenari del benessere quasi riescono a sopprimere
e ad occultare i dettagli di una sofferenza che marginalmente occupa tutto lo sfondo necessario.
Gli occhi evitano d'istinto tutto ciò che rimane difficile da accettare,tutto ciò che da fastidio,ma la prima immagine perseguita,in semicerchi di pensieri contrapposti,di schifo e compassione,di azione e inazione,che colpiscono,che comunque stordiscono.
E per fortuna le cose cambiano,le gioie non sono mai proporzionali ai dolori,i monumenti cadono,il futuro si erige sopra le macerie di un passato che non si può dimenticare,il futuro che prospera sugli errori,grazie ad essi,che ci servono,ci insegnano,ma mai abbastanza.
Ridere,piangere e tornare a ridere in poche ore con sincerità e altrettanta incredulità,domande violente che si incuneano nei soliti spazi in celle di clonazione.
Stati d'animo occasionali,affitti in aumento,intemperie improvvise che logorano strade e direzioni nitide e sicure,rifugi e desideri di liberazione,tempi estenuanti e bugie omicide per non morire.
Credenze popolari,umili cerimonie fastose,matrimoni,funerali,finte o vere invenzioni che hanno solo una parola che convince,produce e alimenta il senso:fede.
Se c'è un senso cosa manca?
Inequivocabili singhiozzi notturni,facce gonfie,di giovani,di vecchi,di noi,di dolore,di lacrime,di droga,di puttanate,di logorii temporali che lentamente uccidono.
Mi sono riconosciuto,come non ero mai riuscito a vedermi,in quelle sale vuote e colme insieme,coi vetri blu e rossi,che trasparivano tutto il contorno di un viaggio frenetico ed entusiasmante,mentre mi tiravi verso i car crash ripetuti,tanto eccitata da contagio.
Una testa di pagliaccio,che maschera tristezza.
Rendersene conto fa quasi sorridere.

Poised



Lindo

Un segno.
Forse l'ennesimo,forse il primo.
Fede.
Predestinazione.
Circostanza.
Fortuna.
Quale fattore?
Esiste un fattore?

Cosa rimane celeste?

Ira.
Dolore.

Amore.

Ci farai soffrire?
Ci farai gioire?

L'allergia è passata.

Autumn Cannibalism


Stavo per annegare

Quando non sentiamo ci incazziamo.
Quando sentiamo non basta mai.
"e il senso non deve essere rischiare,
ma forse
non voler più sopportare"

Quanta premura di lanciare in verticale
che l'altro senso mi fotte di paura

Ieri sono saltato in aria.
Stavo correndo in una zona vietata,
un terreno minato.
Non ho avuto il tempo di rallentare
di seguire gli avvertimenti,i cartelli.

Non so come si possa definire
Non so come ti possa definire
è più facile aprire o chiudere?

Non è affatto semplice
ma è ciò che
in fondo
desidero per me.

Bianca

Occhi verdi

Capelli rossi

Il metodo non ci sarà..

Ma non me ne fotte un cazzo.

Quando vuoi caro...

La mia mamma è invadente e le mie cose me le tengo per me.

Stavi meglio di profilo così sembri un terrorista!
Te sarai migliore di me in tante cose ma non in matematica..

Se vengo, di che ti lamenti??
Se non vengo, di che ti lamenti??

Scappare da questa vita non è facile,cercarne una migliore ancora meno.

Se ti contagio, di che ti lamenti?
Se non ti contagio, di che ti lamenti?

E' dura stare sempre in equilibrio..

Vuoi sentire i battiti della tastiera??
Il lavoro è l'unica costante..

Ci sto male se mi scrivi queste cose.
Non mi hai fatto incazzare mi hai solo fatto piangere..

Vedo tutto buio
Non si vede neanche così a distanza...
Credo sinceramente che ti sbagli.

Sono un po' spaventata da questa situazione
La devo risistemare?

Sai che ci pensavo proprio oggi?
Sono ispirato a delle massime di Pascal:
"Descrizione dell'uomo: dipendenza,desiderio di indipendenza,bisogno"
"Condizione dell'uomo: incostanza,noia,inquietudine."

Posso capire con cosa posso avere intesa... ma non vedo perchè a te dovrebbe sfuggire...

Come sei bella quando piangi..

Buchi neri

Precario
è tutto ciò che ho
è tutto ciò che so
è il virus invisibile

il gusto dolce dell'inafferrabile che si nasconde quando lo cerchi
il brivido alla gamba quando senti il suo tono smorzato
l'inaspettata violenza
la propria bellezza
la propria tristezza
il sentirsi appagati dalla banalità
il sentirsi umiliati dalla verità
il proprio dolore
la sua sistematicità
la sua immortalità
cadere nella trappola della libertà

credere di vivere
con discontinuità
convincersi di sopravvivere
senza pietà

desiderare mani legate
polsi sanguinanti
delicate torture

Pesantezze di un maggio autunnale

nessuna emozione caratterizzante
nessun sentimento predominante
la certezza di non averne

I logori limiti di una presunta sanità?

Il conforto della vitalità

Comincio a ridere.
I tuoi capelli che invidiano la trascuratezza e la lunghezza dei miei.
Un saluto a mani in tasca e il girotondo per capire come stai.
Tutti i tuoi lineamenti non fanno che sorridere mentre la tua bocca è disattivata.
Ti avvicini timida e mi stringi forte e in leggero silenzio.
Io ti tolgo prematuramente dagli impicci,cominciando curioso ad interrogarti.
Dopo alcuni banali aggiornamenti la stanchezza si fa sentire,come sempre,tu parli tanto e io penso.
Ma menomale riesci a farmi ricordare chi eri.
I turisti stranieri che accompagni ancora quando puoi,il match di improvvisazione che farai a giugno in un teatrino provinciale,le tue nuove amicizie multirazziali,le terme naturali,le feste universitarie,i rave dove poi finisci come unica badante...
Il tuo successo alle selezioni come personale di bordo alla Ryanair e il tuo futuro prossimo in volo.
Ed è buffo,perchè io non sento ancora il bisogno di un aereo.
La tua ansia di partire e stabilirti in Spagna.
La tua grande passione per i viaggi,che vuoi ti porti a destinazione un giorno,in Australia.
Quanta vitalità,quanta voglia di andare via da qui.
Quasi invidiabile.
Poi capisco,quando gli occhi non ti brillano più.
Tra tanta gente,nessuno davvero per te.
Dici che non vuoi relazioni e ti arrabbi quando guardo le auto passare e sorrido.
Ma il tuo tono non è molto convincente,il tuo viso ancora meno.
Ti abbraccio sussurrandoti di continuare così,che sei forte e ti ammiro.
E quasi ti commuovi dicendomi quanto ero e ricordandomi le parole che nessun altro ha avuto.
Io continuo a sorridere,ma compiaciuto.
Ora tanta tenerezza,tanta stima,niente più.
"Saluta tutti.."
Certo.
Lo farò.

L'eco della verità

Il risveglio,chiamiamolo così,sa molto di eufemismo,che certe notti dovrei cominciare a narcotizzarmi accidenti a te.Ma nella testa ho solo tante canzoni e tante immagini che danno una tregua alle nostre battaglie pseudoimmaginarie.
Avevo l'età in cui un adolescente comincia a confezionare stili e a trasferire le lodi dal genitore a se stesso.
Gli argomenti tipici di tutti quanti diventavano miei:i primi tentativi riusciti di guadagnare tempo,di allontanarsi il più possibile dalla camera tanto grande che iniziava a comprimere troppo l'aria e la voglia di prendersi tutto ciò che l'esterno poteva offrire.
Un fratello,un legame,un modello,sempre e comunque affascinante,dotato di un forma inusuale di comunicazione,fatta di note e poesia,tra pianti e risate,mostri e maestri,capelli lunghi e stivali,Cencio's e Backdoors.
Una manna dal cielo,che bisogna poter riconoscere come tale e così direi che è stato.
L'entusiasmo di sentirsi sopra le righe,la frenesia di cominciare a lavorare in proprio,come rappresentante musicale,offrendo tutto in cambio di sincero stupore e assenso.
Le prime novità,le prime intese,le prime complicità.
Le affinità in chiave di violino.
E quando ancora si manifesta tutta la fretta nel pasto,una nuova pietanza arriva,provocando una congestione.
Ricordo ancora quella foto sulla scrivania,di notevoli dimensioni,pronta per essere incorniciata e appesa,insieme a quel tipo buffo con le mani incrociate e i capelli lunghi,tanto ridicolo quanto curioso.La descrizione di un concertino all'aperto,la pioggia,tre o quattro coglioni convinti a rimanere fino in fondo,guadagnandosi una chiacchierata ed una birra.
"Questo è uno che ci capisce davvero".
E io con quel cd in mano,molto perplesso mentre lo giravo tra le mani schernendo quella copertina della famiglia psichedelica di pupazzi e i titoli più stupidi di me.
Non potevo rendermi conto di cosa mi aspettava,che quello avrebbe influenzato il mio modo di vedere le cose,che quella voce,quella musica e i testi strani avrebbero segnato il confine tra bello e sublime,tra l'utile e il necessario,tra il simpatico e il ridicolo,tra il piacevole e l'appassionante,tra coinvolgente e travolgente.
La scoperta di un mondo di pochi,dove vigliaccamente sono rimasto sospeso per carenza di fede,tentato dalla comodità e disturbato dalle esperienze,aggrappandomi anche all'ineluttabilità delle circostanze,cercando comunque di fare il possibile per seguire quei nuovi ideali che tanto mi trascinavano.
Gli After.
Manuel.
Il più semplice ed esauriente modo di descrivere e scrivere l'illusione,la bocca sprezzante che sputa tutto il proprio catarro sulla società arresa e priva di stimoli,il terrore della predestinazione,gli sconvolgimenti delle sue fatali previsioni,vagoni e vagoni di emozioni.
Ieri sera,nell'attesa,sentivo vicino i ricordi,fusi nel presente dei miei anni,con l'idea sempre sua del pensiero di un reverse.C'eravamo tutti,con la diffidenza trascurata,curiosi e oggi più che mai difficili da stupire,in mezzo a quella tanta gente che urlava i suoi,diciamo,rispettabili e pungenti ultimi album,ormai specchi di rassegnazione e di quella tanto deplorevole mediocrità.
Pensare che mi aveva acceso con una violenza iniziale degna,quando sembrava urlare la propria irrisolutezza,rabbioso,come a trasmettere vergogna per ciò che trattiene represso dentro,di chi non si perdona,di chi si sente ancora unico e armato.
Le sue ultime urla per anticipare il colpo della strega?
Lo aveva detto sin dall'inizio,nei suoi sarcastici e strafottenti ringraziamenti
"Adesso tutti quelli che ci siamo dimenticati si offenderanno teribbbilmente,ma l'età avanza e la memoria se ne va,olalì - olalà",quando ancora il tempo era inutile e tutti erano fieri di essere oltraggiati.

Purtroppo non è più questione di memoria.


Rimarrai per sempre,ciò che sei stato.

Complimenti per la festa...


"...sei così cara e inutile mia dolce creatura immobile"

Non era male il vino,con marchio registrato "Testosterone"...
Non era male il giardino come zona franca,a parte il nostro angolo cicca...
Non erano male i cibi freddi,gli stuzzichini confezionati e le posate di plastica...
Non era male il tabacco,in mancanza delle sigarette...
Non è stato male il tuo arrivo bendato a sorpresa...
Non eravamo per niente male con chitarra e tamburello...
Non erano niente male i miei cd in sottofondo...
Non era niente male la tua faccia mentre ascoltavi commosso...
Non era niente male il paesaggio sullo sfondo...
Non ero male quando sono scappato al cesso...
e tutte le attenzioni ricevute...
Era perfetta la canzone per la torta...
e qualcuno l'ha notato...
Non è stata male l'idea di andare...
Nemmeno quella di chiederlo anche a te...
Non è stata poi tanto male la tua risposta...

Che strano giorno il 10 di maggio,giornata di gran coraggio.
Nuova,fastidiosa,emozionante e preziosa.
Menomale che c'è il male.
Menomale che si può massacrare.
Menomale che c'è Mello,che si ricorda del pizzetto.
Menomale che ci siamo noi.

Non era male quasi niente...
a parte i tuoi occhi per loro.

Galatea

Sole a quindici centimetri.
E' precipitato verso di me,mentre i miei avambracci stavano mettendosi in posizione.
Pronti per quella maledetta collisione.
Ma io credo.
Sono diventato davvero bravo in questo.
Come sciogliersi in una soluzione satura.
Non ho sentito spostamenti d'aria,chiassosi ultrasuoni.
Mi si è fermato davanti al viso,così vicino da negarmi la possibilità di muovere la testa per ammirare meglio.
Un segno,uno dei...probabili.
Sicuramente.
E dovrei girarmi per goderne oltremisura?
Mi sembra uno dei versi umoristico-malinconici di Dente.
Quando l'odore nauseante di funerale non si disperde.
Persistenza,come un anello al dito.
Basta così poco a volte,si appicca con poco,infervora e brucia.
Un'ustione di grado imprecisato ma sicuramente superiore dove respirare il danno è la migliore terapia contro il male.
Forse sarò proprio io a spegnerlo,come ogni volta che si avvicina il fuoco e i miei sensori antincendio cominciano ad annaffiare tutto.
E resta solo nero e fumo.
Macchiato di cenere perpetua.


non fermarmi e fallo ancora

non ti fermare

non fermare i crampi

rottama gli estintori


Inspira
ed
Espira

"Ti dà soddisfazione osservare il vero che insidia il perbenismo!?"

Soddisfazione è una parola che raramente può essere rinforzata con tono compiaciuto e risonante.

Chi vive le feste
Chi dorme dieci ore
Chi resta a casa
Chi studia per l'oro
Chi suda e guadagna

Chi veste firmato
Chi vanta modestia
Chi accetta turbato
Chi vuole speranza
Chi nutre valori

Ma il cielo spesso non ascolta.


Rimanere nascosti ha i suoi pregi..uscire fuori solo quando non si percepisce alcun pericolo,sentirsi protetti dall'invisibilità,approfittarsi della propria timidezza,della propria paura trasformandola in arma di difesa,può
far credere che non serva a molto la gioventù,anzi,che sia quasi sempre simbolo di incoscienza.

Fuori casa sono tutti in difficoltà,ma noi no,noi siamo sotto una campana di vetro solido,niente può scalfire i nostri ideali,i nostri principi,la compattezza morale della nostra sana morale.
E un brutto giorno,che strano,non esplodono i miei pettegolezzi,non ho voglia di sparlare del vicino,non ho la piacevole sensazione di assorbire la notizia.
No,non pensate assolutamente che questo blocco intestinale provenga dalla notizia stessa...ah ah!!Non siate ridicoli!
Gira la voce che sia una nuova scioccante e fastidiosa...
E anche se fosse?
Capitano a tutti certe cose,se tutti le affrontano,le affronteremo anche noi,male che ci vada,sicuramente nel miglior modo possibile.

E poi,trovato il problema,si trova sempre un rimedio,con la buona volontà e con un pò di sacrificio si sistema sempre tutto...NO?!

"E ben che talora la ragione li mettesse innanzi che questa era cosa malissimo fatta e indegna d'onorato cavaliere come egli era istimato, s'era il misero amante da una breve vista di begli occhi de la fanciulla avvelenato, e tanto a dentro il liquido fuoco e sottile de l'amore, che ne la bella giovane posto avea, l'accendeva, ardeva e consumava, che venuto il giorno, come ebbe desinato, andò a trovare la vedova, e quello istesso dí celebrò le male essaminate nozze. Come queste intempestive e precipitate nozze furono per la cittá sapute, fu generalmente reputato che il Buondelmonte si fosse da sciocco governato, e ciascuno di lui mormorava. Ma sovra tutti, e molto piú di tutti, gli Amidei se ne sdegnarono fieramente, e con esso loro senza fine si adirarono gli Uberti a quelli per parentado congiunti. Convennero adunque insieme con altri loro parenti e amici, pieni di mal talento, e di fellone animo contra messer Buondelmonte conchiusero che quella ingiuria e sí manifesta onta non era a modo veruno da sopportare, e che cosí vituperosa macchia non si poteva se non con l'istesso sangue del nemico e dispregiator de l'affinitá loro lavare. Vi furono alcuni che, discorrendo i mali che ne potevono seguire, non volevano che tanto a furia fosse da correre, ma da pensarvi piú maturamente.Basti tanto averne detto, che si sia mostrato quanto di mal processe da le repudiate nozze de l'Amidea. Il che, signori miei, penso ch'ogni or piú vi fará piacer la saggia e ben pensata resoluzione che fatta avete, e tanto piú, quanto che le bellissime e di nobilissima creanza vostre figliuole sono ancor fanciulle e ponno liberamente aspettar miglior occasione."


Difetto di velocità

Il feeling molto spesso ci tradisce,riesce a falsare le idee che si sono costruite nel pieno liberalismo e con cura nella mente,con quella fiducia che non abbiamo mai valutato e analizzato,poichè troppo coinvolti in un sintonia armonica per darle una misura.Proprio il mutamento,che sia condizionato dall'imprevedibilità del caso,o profondamente radicato e meticolosamente perseguito con l'unico obbiettivo di abbandonarsi alla verità,può trasformare in argento ciò che in un passato molto prossimo era giallo lucente e avidamente conservato "tra l'aorta e l'intenzione".Improbabile che perda totalmente il suo valore,ma la svalutazione di una convinzione è sempre dolorosamente difficile da accettare.Ho delle lacune,delle carenze di riferimenti,di punti invisibili da unire,delle rovine da ristrutturare.
A volte credo di non essere abbastanza,praticamente un tuo difetto.Non so più quale sia il mio nemico e se lui si sente tale.
Se te,io o gli altri o il vecchio.Non riesco sempre a lottare,ne per vivere,ne per sopravvivere.
Domande frequenti nel sonno,ancora più insopportabili nella realtà dividono simmetricamente il cervello,per poter godere del violento mal di testa che arriva precipitoso quando prendi le due parti e le ricompatti con la prepotenza delle tue braccia delicate...
Spesso quando mi si annebbiano i sensi,arrivano i tuoi ritagli di parole e cenni,disposti in modo da formare un mosaico di freschezza che da qualsiasi angolazione emana la medesima intensità di luce,dietro alla quale riparo le esili sicurezze e i più robusti sorrisi.
Ma a volte non ti sento.
Soprattutto non mi sento,sono irrigidito,un alveare di ricordi fusi in un presente che non esplode,tutto quello che abbiamo vissuto mi svuota,i tuoi occhi sorridenti in un lampo alluvionati,non mi danno il tempo di capire,non ti sto dietro,forse non do tutto il gas credendo nell'inutilità della velocità.
Ridicolo.
Perdo anche la facoltà di incazzarmi nemmeno al solo pensiero di rimanere immobile mentre sembra che tutto possa svanire e cicatrizzarsi in una voragine di impotenza.
Le tue parole,le tue mani egiziane di scriba,scandiscono pesantemente quella lieve diversità che ci lega e che ci respinge,che lo sai che siamo anche diversi,meglio di me.Ci provo sempre a mentirmi per un ipotetico presunto bene.
La vita è una somma di geografia,matematica,storia,filosofia e lettere.
Le proporzioni identificano la grandezza.
Un equilibrio tra etica e scienza può essere deleterio oltre che saggio.
Ognuno si nutre di quello che gli manca,come dice anche il mio più caro amico(...)
Quando ciò non esiste,per andare avanti,si ha il bisogno di mangiare comunque,talvolta con appetito,talvolta con la bocca amara da rinfrescare come si riesce.
Che schifo.
Adesso.
Che ho la capacità.
Posso sognare anche.
Credere che la matematica possa essere anche un'opinione.
Che tenere la tua mano che sa di acetone mi faccia investire dal bisogno di tingerti le unghie.

Splendore Terrore




"Angelo io, angelo tu
prendine un pò del vuoto mio
quello che fai non basta mai a me
grandine sì, petrolio no
ieri tu davi, oggi io dò
quello che fai non basta mai a me
Demone tu, demone io

quale virtù ci tocca grazia e lealta' marcite che produrrò
continua scegliendoti un Dio nel danno che cancella il mio
quello che fai non basta mai a me
Demone io, angelo tu
oggi è così, ma resta qui
che questa notte non voglio dormire"


Un sorriso bagnato.Fradicio.
Stupendi Giardini.

Metamorfosi


Due persone nella stessa.
Porzioni e filamenti,centri e cornici.
Come una bilancia senza equilibrio.
Nessuna parte dominante.
Necessaria convivenza.
La tolleranza aumenta,insieme alla dipendenza.
Farne a meno non è possibile,non basta mai.
E se per vivere dovremo cavarcela,sopravvivere,impareremo a farlo.
A guardarci male.
Riusciremo a maltrattare il dolore e le nostre ferite.
Aspetteremo che l'uovo si schiuda e il bianco ferreo sublimi in un giallo confuso e nebuloso.

La fuga

Il crepitio della tua parvenza accresce lo stupore
che cosa ti condanna?
La pazienza è il tuo dolore?

Tua madre sorride scorrendo le fotografie
ma non sono i bei ricordi che le paralizzano il viso
rimpianti e rimorsi di una coscienza pulita
che con i coltelli in mano i fiori hanno reciso

Con la gioia in polvere comprata in erboristeria
riesci a stento ad contenere la ferita
ma non trascurare la tua pelle morta
che la salvezza non è mai garantita

Non potrai mai addentrarti nei sospiri
se l'immobilità ti trasforma in parassita

La mediocrità come burocrazia
il linguaggio ti trafora e non te ne accorgi
applaudendo l'ovvio io non ti sfido
io non ti vedo ma soltanto diffido

Sano di niente

Smania.
Una serata in compagnia,una simpatica e deturpante comitiva.Diciamo di quelle da pizza e dottor House.
Dove tutto ciò che piace sono le battute e l'arroganza del personaggio,mentre il lato umano,intrinseco e assoluto dei fatti sbattuti dolcemente in faccia viene totalmente ignorato,oppure volutamente tralasciato,forse...
Qualcuno ride,altri sorridono,altri sono seri,quasi concentrati.
Perchè non riuscire a godersi lo spettacolo?
Perchè non essere capaci di trarre qualcosa dalla pura ovvietà,dalla magnanima trivialità ?
Siamo saturi.
Non ne abbiamo bisogno adesso,non sappiamo quando e se lo sentiremo.
Ecosistemi che abbassano gli sguardi,nei quali l'unico modo di non ferire è "far finta di essere sani".
Non c'è un gran sollievo nel simulare,mai,ma alleviare la coscienza di chi non sa se la mantiene sporca aumenta il proprio splendore,a suo modo.
La casa,la famiglia,i figli,i bisogni,i sogni,la natura,la matematica.Si,la matematica.Pare che sia il filo conduttore.Così dicono,così agiscono.
Noi non siamo proprio tagliati per i conti...e cazzo,menomale.
Pochi sguardi,stretti sorrisi,valgono tutto un concerto di vita e formano barriere imperforabili agli occhi normali.
L'incoscienza si può perdonare,la bocca chiusa mai
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Crisi d'insufficienza

Ogni piccolo gesto,ogni parziale ammortamento sentimentale.
Abbiamo acqua e gambe inesauribili, o almeno ci convinciamo delle multe per difetto di velocità.E quando ci beccano paghiamo,con la paura.
Il significato della nostra storia è ad alta probabilità di inesistenza.
Qualcuno si vuole divertire,ci mettono alla prova.In modi diversi,io sostengo con fatica le mie e tu le tue.E non abbiamo fatto niente di male,credo,magari non siamo in grado di capire adesso...meglio correggersi...quello che non capisco sono gli effetti dei limiti che mi dò per razionalizzare il mio stato.
Ti fai delle calde docce sotto le mie gocce,so che i tuoi sensi divengono più densi.
Ma talvolta mi bagno le labbra anch'io,anche se non riesco mai a dissetarmi con te.
Forse a comprarla un pò d'acqua spenderemmo meno,in denaro ovviamente.
Sentirsi sazi ormai è diventato il desiderio cronico.
La stabilità la conserviamo in un barattolo in congelatore,con l'idea che debba mantenersi bene per quando sarà il momento.
Speriamo non scada troppo presto,altrimenti,un'altro sfogo riversato nella spazzatura.
Tra poco dovresti arrivare,meglio che smetta di fumare,non vorrei tu pensassi che la percentuale di cloro nell'acqua sia maggiore di altri giorni e nemmeno che non imparo mai a tenere gli occhi chiusi quando mi lavo i capelli.

La turbolenza

"Quando sono stato per un pò senza piaceri e senza dolori e ho respirato l'insipida sopportabilità delle cosiddette buone giornate,la mia anima infantile è talmente agitata dal vento della miseria che prendo la lira arrugginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso e soddisfatto Dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana.
Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti,spettacolari,una rabbia contro questa vita piatta,sfumata,normale e sterilizzata,e una voglia folle di fracassare qualcosa,non so,un magazzino o una cattedrale o me stesso..."