Splendore Terrore




"Angelo io, angelo tu
prendine un pò del vuoto mio
quello che fai non basta mai a me
grandine sì, petrolio no
ieri tu davi, oggi io dò
quello che fai non basta mai a me
Demone tu, demone io

quale virtù ci tocca grazia e lealta' marcite che produrrò
continua scegliendoti un Dio nel danno che cancella il mio
quello che fai non basta mai a me
Demone io, angelo tu
oggi è così, ma resta qui
che questa notte non voglio dormire"


Un sorriso bagnato.Fradicio.
Stupendi Giardini.

Metamorfosi


Due persone nella stessa.
Porzioni e filamenti,centri e cornici.
Come una bilancia senza equilibrio.
Nessuna parte dominante.
Necessaria convivenza.
La tolleranza aumenta,insieme alla dipendenza.
Farne a meno non è possibile,non basta mai.
E se per vivere dovremo cavarcela,sopravvivere,impareremo a farlo.
A guardarci male.
Riusciremo a maltrattare il dolore e le nostre ferite.
Aspetteremo che l'uovo si schiuda e il bianco ferreo sublimi in un giallo confuso e nebuloso.

La fuga

Il crepitio della tua parvenza accresce lo stupore
che cosa ti condanna?
La pazienza è il tuo dolore?

Tua madre sorride scorrendo le fotografie
ma non sono i bei ricordi che le paralizzano il viso
rimpianti e rimorsi di una coscienza pulita
che con i coltelli in mano i fiori hanno reciso

Con la gioia in polvere comprata in erboristeria
riesci a stento ad contenere la ferita
ma non trascurare la tua pelle morta
che la salvezza non è mai garantita

Non potrai mai addentrarti nei sospiri
se l'immobilità ti trasforma in parassita

La mediocrità come burocrazia
il linguaggio ti trafora e non te ne accorgi
applaudendo l'ovvio io non ti sfido
io non ti vedo ma soltanto diffido

Sano di niente

Smania.
Una serata in compagnia,una simpatica e deturpante comitiva.Diciamo di quelle da pizza e dottor House.
Dove tutto ciò che piace sono le battute e l'arroganza del personaggio,mentre il lato umano,intrinseco e assoluto dei fatti sbattuti dolcemente in faccia viene totalmente ignorato,oppure volutamente tralasciato,forse...
Qualcuno ride,altri sorridono,altri sono seri,quasi concentrati.
Perchè non riuscire a godersi lo spettacolo?
Perchè non essere capaci di trarre qualcosa dalla pura ovvietà,dalla magnanima trivialità ?
Siamo saturi.
Non ne abbiamo bisogno adesso,non sappiamo quando e se lo sentiremo.
Ecosistemi che abbassano gli sguardi,nei quali l'unico modo di non ferire è "far finta di essere sani".
Non c'è un gran sollievo nel simulare,mai,ma alleviare la coscienza di chi non sa se la mantiene sporca aumenta il proprio splendore,a suo modo.
La casa,la famiglia,i figli,i bisogni,i sogni,la natura,la matematica.Si,la matematica.Pare che sia il filo conduttore.Così dicono,così agiscono.
Noi non siamo proprio tagliati per i conti...e cazzo,menomale.
Pochi sguardi,stretti sorrisi,valgono tutto un concerto di vita e formano barriere imperforabili agli occhi normali.
L'incoscienza si può perdonare,la bocca chiusa mai
.

Crisi d'insufficienza

Ogni piccolo gesto,ogni parziale ammortamento sentimentale.
Abbiamo acqua e gambe inesauribili, o almeno ci convinciamo delle multe per difetto di velocità.E quando ci beccano paghiamo,con la paura.
Il significato della nostra storia è ad alta probabilità di inesistenza.
Qualcuno si vuole divertire,ci mettono alla prova.In modi diversi,io sostengo con fatica le mie e tu le tue.E non abbiamo fatto niente di male,credo,magari non siamo in grado di capire adesso...meglio correggersi...quello che non capisco sono gli effetti dei limiti che mi dò per razionalizzare il mio stato.
Ti fai delle calde docce sotto le mie gocce,so che i tuoi sensi divengono più densi.
Ma talvolta mi bagno le labbra anch'io,anche se non riesco mai a dissetarmi con te.
Forse a comprarla un pò d'acqua spenderemmo meno,in denaro ovviamente.
Sentirsi sazi ormai è diventato il desiderio cronico.
La stabilità la conserviamo in un barattolo in congelatore,con l'idea che debba mantenersi bene per quando sarà il momento.
Speriamo non scada troppo presto,altrimenti,un'altro sfogo riversato nella spazzatura.
Tra poco dovresti arrivare,meglio che smetta di fumare,non vorrei tu pensassi che la percentuale di cloro nell'acqua sia maggiore di altri giorni e nemmeno che non imparo mai a tenere gli occhi chiusi quando mi lavo i capelli.

La turbolenza

"Quando sono stato per un pò senza piaceri e senza dolori e ho respirato l'insipida sopportabilità delle cosiddette buone giornate,la mia anima infantile è talmente agitata dal vento della miseria che prendo la lira arrugginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso e soddisfatto Dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana.
Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti,spettacolari,una rabbia contro questa vita piatta,sfumata,normale e sterilizzata,e una voglia folle di fracassare qualcosa,non so,un magazzino o una cattedrale o me stesso..."