Quando ti butti al largo nuoto con te
Ed è così.
Abbiamo ancora fretta.
Abbiamo 1000 + 1000 watt e la bolletta non è ancora arrivata.
Nuoto bene perchè non mi accorgo di non avere ancora imparato a farlo.
Fedeli alla linea che non c'è

E tutti sono geni e tutti sono bravi e tutti hanno le palle per nascondersi dietro ai propri ideali

Non guardarmi gli occhi

Panorama tridimensionale

Natiche

Peccato che le mie mani non trovino che una minima coscienza di perversione,
Diapositive
Isole di musei inafferrabili e perdita di libido
Rifornimenti
Singhiozzi e lamenti in lontananza
Canali e mulini,erba e puttane
Se sei puro dove vuoi altrimenti fuori
ONLY JOINT
Rifornimenti
Musicanti da galera
Km
Km
Km
ed è bello non sapere cosa c'è
e tu dormi
piano piango non so perchè
ma rido tanto se penso per me
Lo penso ancora che sei bella
Non vedi mai cadere una stella
Hai fame e sei stanca
spesso
C'è chi ride intorno e non è un coglione
C'è chi piange e lo è
Ferie a puttane
Puttane in ferie
Si confessa il mezzo amico,chiede aiuto e pensa che la verità comporta intelligenza
Tutti sono pazzi tranne uno stronzo?
No
Tutti sono stronzi tranne un pazzo
L'amico cerca
Si fa sentire e chiede..di te
Menage a trois
Mezzogiorno e sangue in gola
Risveglio pesante
Voglio concentrarmi per ridere
insieme a chi c'è.
"La gente è il più grande spettacolo del mondo.E non si paga il biglietto."
Datevi fuoco
Quel che vedo

Lindo
Forse l'ennesimo,forse il primo.
Fede.
Predestinazione.
Circostanza.
Fortuna.
Quale fattore?
Esiste un fattore?
Cosa rimane celeste?
Ira.
Dolore.
Amore.
Ci farai soffrire?
Ci farai gioire?
L'allergia è passata.
Stavo per annegare
Quando sentiamo non basta mai.
"e il senso non deve essere rischiare,
ma forse
non voler più sopportare"
Quanta premura di lanciare in verticale
che l'altro senso mi fotte di paura
Ieri sono saltato in aria.
Stavo correndo in una zona vietata,
un terreno minato.
Non ho avuto il tempo di rallentare
di seguire gli avvertimenti,i cartelli.
Non so come si possa definire
Non so come ti possa definire
è più facile aprire o chiudere?
Non è affatto semplice
ma è ciò che
in fondo
desidero per me.
Quando vuoi caro...
Stavi meglio di profilo così sembri un terrorista!
Te sarai migliore di me in tante cose ma non in matematica..
Se vengo, di che ti lamenti??
Se non vengo, di che ti lamenti??
Scappare da questa vita non è facile,cercarne una migliore ancora meno.
Se ti contagio, di che ti lamenti?
Se non ti contagio, di che ti lamenti?
E' dura stare sempre in equilibrio..
Vuoi sentire i battiti della tastiera??
Il lavoro è l'unica costante..
Ci sto male se mi scrivi queste cose.
Non mi hai fatto incazzare mi hai solo fatto piangere..
Vedo tutto buio
Non si vede neanche così a distanza...
Credo sinceramente che ti sbagli.
Sono un po' spaventata da questa situazione
La devo risistemare?
Sai che ci pensavo proprio oggi?
Sono ispirato a delle massime di Pascal:
"Descrizione dell'uomo: dipendenza,desiderio di indipendenza,bisogno"
"Condizione dell'uomo: incostanza,noia,inquietudine."
Posso capire con cosa posso avere intesa... ma non vedo perchè a te dovrebbe sfuggire...
Come sei bella quando piangi..
Buchi neri
è tutto ciò che ho
è tutto ciò che so
è il virus invisibile
il gusto dolce dell'inafferrabile che si nasconde quando lo cerchi
il brivido alla gamba quando senti il suo tono smorzato
l'inaspettata violenza
la propria bellezza
la propria tristezza
il sentirsi appagati dalla banalità
il sentirsi umiliati dalla verità
il proprio dolore
la sua sistematicità
la sua immortalità
cadere nella trappola della libertà
credere di vivere
con discontinuità
convincersi di sopravvivere
senza pietà
desiderare mani legate
polsi sanguinanti
delicate torture
Pesantezze di un maggio autunnale
nessuna emozione caratterizzante
nessun sentimento predominante
la certezza di non averne
I logori limiti di una presunta sanità?
Il conforto della vitalità
I tuoi capelli che invidiano la trascuratezza e la lunghezza dei miei.
Un saluto a mani in tasca e il girotondo per capire come stai.
Tutti i tuoi lineamenti non fanno che sorridere mentre la tua bocca è disattivata.
Ti avvicini timida e mi stringi forte e in leggero silenzio.
Io ti tolgo prematuramente dagli impicci,cominciando curioso ad interrogarti.
Dopo alcuni banali aggiornamenti la stanchezza si fa sentire,come sempre,tu parli tanto e io penso.
Ma menomale riesci a farmi ricordare chi eri.
I turisti stranieri che accompagni ancora quando puoi,il match di improvvisazione che farai a giugno in un teatrino provinciale,le tue nuove amicizie multirazziali,le terme naturali,le feste universitarie,i rave dove poi finisci come unica badante...
Il tuo successo alle selezioni come personale di bordo alla Ryanair e il tuo futuro prossimo in volo.
Ed è buffo,perchè io non sento ancora il bisogno di un aereo.
La tua ansia di partire e stabilirti in Spagna.
La tua grande passione per i viaggi,che vuoi ti porti a destinazione un giorno,in Australia.
Quanta vitalità,quanta voglia di andare via da qui.
Quasi invidiabile.
Poi capisco,quando gli occhi non ti brillano più.
Tra tanta gente,nessuno davvero per te.
Dici che non vuoi relazioni e ti arrabbi quando guardo le auto passare e sorrido.
Ma il tuo tono non è molto convincente,il tuo viso ancora meno.
Ti abbraccio sussurrandoti di continuare così,che sei forte e ti ammiro.
E quasi ti commuovi dicendomi quanto ero e ricordandomi le parole che nessun altro ha avuto.
Io continuo a sorridere,ma compiaciuto.
Ora tanta tenerezza,tanta stima,niente più.
"Saluta tutti.."
Certo.
Lo farò.
L'eco della verità
Avevo l'età in cui un adolescente comincia a confezionare stili e a trasferire le lodi dal genitore a se stesso.
Gli argomenti tipici di tutti quanti diventavano miei:i primi tentativi riusciti di guadagnare tempo,di allontanarsi il più possibile dalla camera tanto grande che iniziava a comprimere troppo l'aria e la voglia di prendersi tutto ciò che l'esterno poteva offrire.
Un fratello,un legame,un modello,sempre e comunque affascinante,dotato di un forma inusuale di comunicazione,fatta di note e poesia,tra pianti e risate,mostri e maestri,capelli lunghi e stivali,Cencio's e Backdoors.
Una manna dal cielo,che bisogna poter riconoscere come tale e così direi che è stato.
L'entusiasmo di sentirsi sopra le righe,la frenesia di cominciare a lavorare in proprio,come rappresentante musicale,offrendo tutto in cambio di sincero stupore e assenso.
Le prime novità,le prime intese,le prime complicità.
Le affinità in chiave di violino.
E quando ancora si manifesta tutta la fretta nel pasto,una nuova pietanza arriva,provocando una congestione.
Ricordo ancora quella foto sulla scrivania,di notevoli dimensioni,pronta per essere incorniciata e appesa,insieme a quel tipo buffo con le mani incrociate e i capelli lunghi,tanto ridicolo quanto curioso.La descrizione di un concertino all'aperto,la pioggia,tre o quattro coglioni convinti a rimanere fino in fondo,guadagnandosi una chiacchierata ed una birra.
"Questo è uno che ci capisce davvero".
E io con quel cd in mano,molto perplesso mentre lo giravo tra le mani schernendo quella copertina della famiglia psichedelica di pupazzi e i titoli più stupidi di me.
Non potevo rendermi conto di cosa mi aspettava,che quello avrebbe influenzato il mio modo di vedere le cose,che quella voce,quella musica e i testi strani avrebbero segnato il confine tra bello e sublime,tra l'utile e il necessario,tra il simpatico e il ridicolo,tra il piacevole e l'appassionante,tra coinvolgente e travolgente.
La scoperta di un mondo di pochi,dove vigliaccamente sono rimasto sospeso per carenza di fede,tentato dalla comodità e disturbato dalle esperienze,aggrappandomi anche all'ineluttabilità delle circostanze,cercando comunque di fare il possibile per seguire quei nuovi ideali che tanto mi trascinavano.
Gli After.
Manuel.
Il più semplice ed esauriente modo di descrivere e scrivere l'illusione,la bocca sprezzante che sputa tutto il proprio catarro sulla società arresa e priva di stimoli,il terrore della predestinazione,gli sconvolgimenti delle sue fatali previsioni,vagoni e vagoni di emozioni.
Ieri sera,nell'attesa,sentivo vicino i ricordi,fusi nel presente dei miei anni,con l'idea sempre sua del pensiero di un reverse.C'eravamo tutti,con la diffidenza trascurata,curiosi e oggi più che mai difficili da stupire,in mezzo a quella tanta gente che urlava i suoi,diciamo,rispettabili e pungenti ultimi album,ormai specchi di rassegnazione e di quella tanto deplorevole mediocrità.
Pensare che mi aveva acceso con una violenza iniziale degna,quando sembrava urlare la propria irrisolutezza,rabbioso,come a trasmettere vergogna per ciò che trattiene represso dentro,di chi non si perdona,di chi si sente ancora unico e armato.
Le sue ultime urla per anticipare il colpo della strega?
Lo aveva detto sin dall'inizio,nei suoi sarcastici e strafottenti ringraziamenti
"Adesso tutti quelli che ci siamo dimenticati si offenderanno teribbbilmente,ma l'età avanza e la memoria se ne va,olalì - olalà",quando ancora il tempo era inutile e tutti erano fieri di essere oltraggiati.
Purtroppo non è più questione di memoria.
Rimarrai per sempre,ciò che sei stato.
Complimenti per la festa...
"...sei così cara e inutile mia dolce creatura immobile"
Non era male il vino,con marchio registrato "Testosterone"...
Non era male il giardino come zona franca,a parte il nostro angolo cicca...
Non erano male i cibi freddi,gli stuzzichini confezionati e le posate di plastica...
Non era male il tabacco,in mancanza delle sigarette...
Non è stato male il tuo arrivo bendato a sorpresa...
Non eravamo per niente male con chitarra e tamburello...
Non erano niente male i miei cd in sottofondo...
Non era niente male la tua faccia mentre ascoltavi commosso...
Non era niente male il paesaggio sullo sfondo...
Non ero male quando sono scappato al cesso...
e tutte le attenzioni ricevute...
Era perfetta la canzone per la torta...
e qualcuno l'ha notato...
Non è stata male l'idea di andare...
Nemmeno quella di chiederlo anche a te...
Non è stata poi tanto male la tua risposta...
Che strano giorno il 10 di maggio,giornata di gran coraggio.
Nuova,fastidiosa,emozionante e preziosa.
Menomale che c'è il male.
Menomale che si può massacrare.
Menomale che c'è Mello,che si ricorda del pizzetto.
Menomale che ci siamo noi.
Non era male quasi niente...
a parte i tuoi occhi per loro.
Galatea
E' precipitato verso di me,mentre i miei avambracci stavano mettendosi in posizione.
Pronti per quella maledetta collisione.
Ma io credo.
Sono diventato davvero bravo in questo.
Come sciogliersi in una soluzione satura.
Non ho sentito spostamenti d'aria,chiassosi ultrasuoni.
Mi si è fermato davanti al viso,così vicino da negarmi la possibilità di muovere la testa per ammirare meglio.
Un segno,uno dei...probabili.
Sicuramente.
E dovrei girarmi per goderne oltremisura?
Mi sembra uno dei versi umoristico-malinconici di Dente.
Quando l'odore nauseante di funerale non si disperde.
Persistenza,come un anello al dito.
Basta così poco a volte,si appicca con poco,infervora e brucia.
Un'ustione di grado imprecisato ma sicuramente superiore dove respirare il danno è la migliore terapia contro il male.
Forse sarò proprio io a spegnerlo,come ogni volta che si avvicina il fuoco e i miei sensori antincendio cominciano ad annaffiare tutto.
E resta solo nero e fumo.
Macchiato di cenere perpetua.
non fermarmi e fallo ancora
non ti fermare
non fermare i crampi
rottama gli estintori
Inspira
ed
Espira
"Ti dà soddisfazione osservare il vero che insidia il perbenismo!?"
Chi vive le feste
Chi dorme dieci ore
Chi resta a casa
Chi studia per l'oro
Chi suda e guadagna
Chi veste firmato
Chi vanta modestia
Chi accetta turbato
Chi vuole speranza
Chi nutre valori
Ma il cielo spesso non ascolta.
Rimanere nascosti ha i suoi pregi..uscire fuori solo quando non si percepisce alcun pericolo,sentirsi protetti dall'invisibilità,approfittarsi della propria timidezza,della propria paura trasformandola in arma di difesa,può
far credere che non serva a molto la gioventù,anzi,che sia quasi sempre simbolo di incoscienza.
Fuori casa sono tutti in difficoltà,ma noi no,noi siamo sotto una campana di vetro solido,niente può scalfire i nostri ideali,i nostri principi,la compattezza morale della nostra sana morale.
E un brutto giorno,che strano,non esplodono i miei pettegolezzi,non ho voglia di sparlare del vicino,non ho la piacevole sensazione di assorbire la notizia.
No,non pensate assolutamente che questo blocco intestinale provenga dalla notizia stessa...ah ah!!Non siate ridicoli!
Gira la voce che sia una nuova scioccante e fastidiosa...
E anche se fosse?
Capitano a tutti certe cose,se tutti le affrontano,le affronteremo anche noi,male che ci vada,sicuramente nel miglior modo possibile.
E poi,trovato il problema,si trova sempre un rimedio,con la buona volontà e con un pò di sacrificio si sistema sempre tutto...NO?!
"E ben che talora la ragione li mettesse innanzi che questa era cosa malissimo fatta e indegna d'onorato cavaliere come egli era istimato, s'era il misero amante da una breve vista di begli occhi de la fanciulla avvelenato, e tanto a dentro il liquido fuoco e sottile de l'amore, che ne la bella giovane posto avea, l'accendeva, ardeva e consumava, che venuto il giorno, come ebbe desinato, andò a trovare la vedova, e quello istesso dí celebrò le male essaminate nozze. Come queste intempestive e precipitate nozze furono per la cittá sapute, fu generalmente reputato che il Buondelmonte si fosse da sciocco governato, e ciascuno di lui mormorava. Ma sovra tutti, e molto piú di tutti, gli Amidei se ne sdegnarono fieramente, e con esso loro senza fine si adirarono gli Uberti a quelli per parentado congiunti. Convennero adunque insieme con altri loro parenti e amici, pieni di mal talento, e di fellone animo contra messer Buondelmonte conchiusero che quella ingiuria e sí manifesta onta non era a modo veruno da sopportare, e che cosí vituperosa macchia non si poteva se non con l'istesso sangue del nemico e dispregiator de l'affinitá loro lavare. Vi furono alcuni che, discorrendo i mali che ne potevono seguire, non volevano che tanto a furia fosse da correre, ma da pensarvi piú maturamente.Basti tanto averne detto, che si sia mostrato quanto di mal processe da le repudiate nozze de l'Amidea. Il che, signori miei, penso ch'ogni or piú vi fará piacer la saggia e ben pensata resoluzione che fatta avete, e tanto piú, quanto che le bellissime e di nobilissima creanza vostre figliuole sono ancor fanciulle e ponno liberamente aspettar miglior occasione."
Difetto di velocità
A volte credo di non essere abbastanza,praticamente un tuo difetto.Non so più quale sia il mio nemico e se lui si sente tale.
Se te,io o gli altri o il vecchio.Non riesco sempre a lottare,ne per vivere,ne per sopravvivere.
Domande frequenti nel sonno,ancora più insopportabili nella realtà dividono simmetricamente il cervello,per poter godere del violento mal di testa che arriva precipitoso quando prendi le due parti e le ricompatti con la prepotenza delle tue braccia delicate...
Spesso quando mi si annebbiano i sensi,arrivano i tuoi ritagli di parole e cenni,disposti in modo da formare un mosaico di freschezza che da qualsiasi angolazione emana la medesima intensità di luce,dietro alla quale riparo le esili sicurezze e i più robusti sorrisi.
Ma a volte non ti sento.
Soprattutto non mi sento,sono irrigidito,un alveare di ricordi fusi in un presente che non esplode,tutto quello che abbiamo vissuto mi svuota,i tuoi occhi sorridenti in un lampo alluvionati,non mi danno il tempo di capire,non ti sto dietro,forse non do tutto il gas credendo nell'inutilità della velocità.
Ridicolo.
Perdo anche la facoltà di incazzarmi nemmeno al solo pensiero di rimanere immobile mentre sembra che tutto possa svanire e cicatrizzarsi in una voragine di impotenza.
Le tue parole,le tue mani egiziane di scriba,scandiscono pesantemente quella lieve diversità che ci lega e che ci respinge,che lo sai che siamo anche diversi,meglio di me.Ci provo sempre a mentirmi per un ipotetico presunto bene.
La vita è una somma di geografia,matematica,storia,filosofia e lettere.
Le proporzioni identificano la grandezza.
Un equilibrio tra etica e scienza può essere deleterio oltre che saggio.
Ognuno si nutre di quello che gli manca,come dice anche il mio più caro amico(...)
Quando ciò non esiste,per andare avanti,si ha il bisogno di mangiare comunque,talvolta con appetito,talvolta con la bocca amara da rinfrescare come si riesce.
Che schifo.
Adesso.
Che ho la capacità.
Posso sognare anche.
Credere che la matematica possa essere anche un'opinione.
Che tenere la tua mano che sa di acetone mi faccia investire dal bisogno di tingerti le unghie.
Splendore Terrore

"Angelo io, angelo tu
prendine un pò del vuoto mio
quello che fai non basta mai a me
grandine sì, petrolio no
ieri tu davi, oggi io dò
quello che fai non basta mai a me
Demone tu, demone io
quale virtù ci tocca grazia e lealta' marcite che produrrò
continua scegliendoti un Dio nel danno che cancella il mio
quello che fai non basta mai a me
Demone io, angelo tu
oggi è così, ma resta qui
che questa notte non voglio dormire"
Un sorriso bagnato.Fradicio.
Stupendi Giardini.
Metamorfosi

La fuga
che cosa ti condanna?
La pazienza è il tuo dolore?
Tua madre sorride scorrendo le fotografie
ma non sono i bei ricordi che le paralizzano il viso
rimpianti e rimorsi di una coscienza pulita
che con i coltelli in mano i fiori hanno reciso
Con la gioia in polvere comprata in erboristeria
riesci a stento ad contenere la ferita
ma non trascurare la tua pelle morta
che la salvezza non è mai garantita
Non potrai mai addentrarti nei sospiri
se l'immobilità ti trasforma in parassita
La mediocrità come burocrazia
il linguaggio ti trafora e non te ne accorgi
applaudendo l'ovvio io non ti sfido
io non ti vedo ma soltanto diffido
Sano di niente
Una serata in compagnia,una simpatica e deturpante comitiva.Diciamo di quelle da pizza e dottor House.
Dove tutto ciò che piace sono le battute e l'arroganza del personaggio,mentre il lato umano,intrinseco e assoluto dei fatti sbattuti dolcemente in faccia viene totalmente ignorato,oppure volutamente tralasciato,forse...
Qualcuno ride,altri sorridono,altri sono seri,quasi concentrati.
Perchè non riuscire a godersi lo spettacolo?
Perchè non essere capaci di trarre qualcosa dalla pura ovvietà,dalla magnanima trivialità ?
Siamo saturi.
Non ne abbiamo bisogno adesso,non sappiamo quando e se lo sentiremo.
Ecosistemi che abbassano gli sguardi,nei quali l'unico modo di non ferire è "far finta di essere sani".
Non c'è un gran sollievo nel simulare,mai,ma alleviare la coscienza di chi non sa se la mantiene sporca aumenta il proprio splendore,a suo modo.
La casa,la famiglia,i figli,i bisogni,i sogni,la natura,la matematica.Si,la matematica.Pare che sia il filo conduttore.Così dicono,così agiscono.
Noi non siamo proprio tagliati per i conti...e cazzo,menomale.
Pochi sguardi,stretti sorrisi,valgono tutto un concerto di vita e formano barriere imperforabili agli occhi normali.
L'incoscienza si può perdonare,la bocca chiusa mai.
Crisi d'insufficienza
Abbiamo acqua e gambe inesauribili, o almeno ci convinciamo delle multe per difetto di velocità.E quando ci beccano paghiamo,con la paura.
Il significato della nostra storia è ad alta probabilità di inesistenza.
Qualcuno si vuole divertire,ci mettono alla prova.In modi diversi,io sostengo con fatica le mie e tu le tue.E non abbiamo fatto niente di male,credo,magari non siamo in grado di capire adesso...meglio correggersi...quello che non capisco sono gli effetti dei limiti che mi dò per razionalizzare il mio stato.
Ti fai delle calde docce sotto le mie gocce,so che i tuoi sensi divengono più densi.
Ma talvolta mi bagno le labbra anch'io,anche se non riesco mai a dissetarmi con te.
Forse a comprarla un pò d'acqua spenderemmo meno,in denaro ovviamente.
Sentirsi sazi ormai è diventato il desiderio cronico.
La stabilità la conserviamo in un barattolo in congelatore,con l'idea che debba mantenersi bene per quando sarà il momento.
Speriamo non scada troppo presto,altrimenti,un'altro sfogo riversato nella spazzatura.
Tra poco dovresti arrivare,meglio che smetta di fumare,non vorrei tu pensassi che la percentuale di cloro nell'acqua sia maggiore di altri giorni e nemmeno che non imparo mai a tenere gli occhi chiusi quando mi lavo i capelli.
La turbolenza
Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti,spettacolari,una rabbia contro questa vita piatta,sfumata,normale e sterilizzata,e una voglia folle di fracassare qualcosa,non so,un magazzino o una cattedrale o me stesso..."