"Ti dà soddisfazione osservare il vero che insidia il perbenismo!?"

Soddisfazione è una parola che raramente può essere rinforzata con tono compiaciuto e risonante.

Chi vive le feste
Chi dorme dieci ore
Chi resta a casa
Chi studia per l'oro
Chi suda e guadagna

Chi veste firmato
Chi vanta modestia
Chi accetta turbato
Chi vuole speranza
Chi nutre valori

Ma il cielo spesso non ascolta.


Rimanere nascosti ha i suoi pregi..uscire fuori solo quando non si percepisce alcun pericolo,sentirsi protetti dall'invisibilità,approfittarsi della propria timidezza,della propria paura trasformandola in arma di difesa,può
far credere che non serva a molto la gioventù,anzi,che sia quasi sempre simbolo di incoscienza.

Fuori casa sono tutti in difficoltà,ma noi no,noi siamo sotto una campana di vetro solido,niente può scalfire i nostri ideali,i nostri principi,la compattezza morale della nostra sana morale.
E un brutto giorno,che strano,non esplodono i miei pettegolezzi,non ho voglia di sparlare del vicino,non ho la piacevole sensazione di assorbire la notizia.
No,non pensate assolutamente che questo blocco intestinale provenga dalla notizia stessa...ah ah!!Non siate ridicoli!
Gira la voce che sia una nuova scioccante e fastidiosa...
E anche se fosse?
Capitano a tutti certe cose,se tutti le affrontano,le affronteremo anche noi,male che ci vada,sicuramente nel miglior modo possibile.

E poi,trovato il problema,si trova sempre un rimedio,con la buona volontà e con un pò di sacrificio si sistema sempre tutto...NO?!

"E ben che talora la ragione li mettesse innanzi che questa era cosa malissimo fatta e indegna d'onorato cavaliere come egli era istimato, s'era il misero amante da una breve vista di begli occhi de la fanciulla avvelenato, e tanto a dentro il liquido fuoco e sottile de l'amore, che ne la bella giovane posto avea, l'accendeva, ardeva e consumava, che venuto il giorno, come ebbe desinato, andò a trovare la vedova, e quello istesso dí celebrò le male essaminate nozze. Come queste intempestive e precipitate nozze furono per la cittá sapute, fu generalmente reputato che il Buondelmonte si fosse da sciocco governato, e ciascuno di lui mormorava. Ma sovra tutti, e molto piú di tutti, gli Amidei se ne sdegnarono fieramente, e con esso loro senza fine si adirarono gli Uberti a quelli per parentado congiunti. Convennero adunque insieme con altri loro parenti e amici, pieni di mal talento, e di fellone animo contra messer Buondelmonte conchiusero che quella ingiuria e sí manifesta onta non era a modo veruno da sopportare, e che cosí vituperosa macchia non si poteva se non con l'istesso sangue del nemico e dispregiator de l'affinitá loro lavare. Vi furono alcuni che, discorrendo i mali che ne potevono seguire, non volevano che tanto a furia fosse da correre, ma da pensarvi piú maturamente.Basti tanto averne detto, che si sia mostrato quanto di mal processe da le repudiate nozze de l'Amidea. Il che, signori miei, penso ch'ogni or piú vi fará piacer la saggia e ben pensata resoluzione che fatta avete, e tanto piú, quanto che le bellissime e di nobilissima creanza vostre figliuole sono ancor fanciulle e ponno liberamente aspettar miglior occasione."


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