Sano di niente

Smania.
Una serata in compagnia,una simpatica e deturpante comitiva.Diciamo di quelle da pizza e dottor House.
Dove tutto ciò che piace sono le battute e l'arroganza del personaggio,mentre il lato umano,intrinseco e assoluto dei fatti sbattuti dolcemente in faccia viene totalmente ignorato,oppure volutamente tralasciato,forse...
Qualcuno ride,altri sorridono,altri sono seri,quasi concentrati.
Perchè non riuscire a godersi lo spettacolo?
Perchè non essere capaci di trarre qualcosa dalla pura ovvietà,dalla magnanima trivialità ?
Siamo saturi.
Non ne abbiamo bisogno adesso,non sappiamo quando e se lo sentiremo.
Ecosistemi che abbassano gli sguardi,nei quali l'unico modo di non ferire è "far finta di essere sani".
Non c'è un gran sollievo nel simulare,mai,ma alleviare la coscienza di chi non sa se la mantiene sporca aumenta il proprio splendore,a suo modo.
La casa,la famiglia,i figli,i bisogni,i sogni,la natura,la matematica.Si,la matematica.Pare che sia il filo conduttore.Così dicono,così agiscono.
Noi non siamo proprio tagliati per i conti...e cazzo,menomale.
Pochi sguardi,stretti sorrisi,valgono tutto un concerto di vita e formano barriere imperforabili agli occhi normali.
L'incoscienza si può perdonare,la bocca chiusa mai
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